venerdì 15 aprile 2016

Lettera al Sindaco: UN ALTRO CENTRO COMMERCIALE IN CORSO BRUNELLESCHI?

Torino, 15 settembre 2015

Al Sindaco della città di Torino, Piero FASSINO
Al Presidente del Consiglio comunale, Giovanni Porcino
Ai Gruppi Consiliari
Al Presidente della Circoscrizione3, Francesco Daniele
Agli organi di informazione


Oggetto: UN ALTRO CENTRO COMMERCIALE IN CORSO BRUNELLESCHI?

Con delibera votata da una risicatissima maggioranza il 7 settembre scorso, il Consiglio Comunale ha approvato la realizzazione di un nuovo centro commerciale di 2.400 mq. tra le vie S. Ambrogio, S. Antonino e Filippa, nella Terza Circoscrizione, utilizzando lo strumento del Permesso di Costruire in Deroga in base alla Legge 106 del 2011, che consente incrementi di volumetria quando si trasformano fabbricati dismessi aventi destinazioni urbanistiche non contemplate dalle schede del Piano Regolatore. Il tutto è stato presentato come “Interventi contro il degrado”. Un provvedimento precedente della Giunta Comunale del 24 novembre 2014 sembra poi essere stato assunto espressamente per consentire trasferimenti di volumi edificati da un pezzo di città all’altro, per favorire gli operatori immobiliari e commerciali, come spieghiamo qui di seguito.
Infatti, a parte l’inutilità di nuovi centri commerciali in una città che ne è ormai satura, la delibera proposta dalla Giunta e approvata dal Consiglio prevede che una quota della volumetria non utilizzata in via S. Antonino vada ad “atterrare” in un’altra area, compresa tra corso Brunelleschi e via Bardonecchia, attualmente a verde, da tutelare come suolo libero. Si tratta di area privata, classificata come Area da Trasformare per Servizi nel nostro Piano Regolatore, con una scheda specifica che ne individua l’utilizzo, definita “Ambito 8.e, Trecate Ovest”. La proprietà potrebbe trasformarla per residenze e commercio per una quota del 20%, cedendo tuttavia il restante 80% alla Città, per realizzarvi spazi pubblici a parco per il gioco e lo sport, ed altre attrezzature di interesse comune. Per contro, in deroga a questa scheda, si propone di realizzarvi un altro centro commerciale, per una superficie di vendita di altri 2.400 mq., trasferendovi le nuove volumetrie, con fronte su corso Brunelleschi e una quota di parcheggi interrati privati ma di uso pubblico, a servizio del centro commerciale.
Così un’altra area attualmente verde sarà cancellata, come rischia di avvenire anche per il Giardino Artiglieri da Montagna di fronte al PalaGiustizia, sempre nella Terza Circoscrizione.
La Terza Circoscrizione, dopo la Prima, che coincide col centro storico, è notoriamente una delle più carenti di verde a disposizione degli abitanti: la quota pro-capite è in assoluto una delle più basse di Torino. Il Parco Ruffini, saturo di impianti sportivi, avrebbe dovuto essere ampliato, come più volte richiesto dagli abitanti, e promesso dalla Circoscrizione e dalla Giunta Comunale, includendovi la vasta area dell’ex-Poligono di Tiro di corso Brunelleschi di proprietà del Genio Militare, per circa 80.000 mq. Invece non solo l’area è stata occupata dal C.I.E., ma questo è stato poi, anziché trasferito, ulteriormente
ampliato per decisione del Governo negli scorsi anni, abbattendo una gran quantità di alberi di alto fusto
Nel 2004 era stata presentata una petizione popolare sostenuta da tanti cittadini e anche dalla Circoscrizione per creare un polmone verde, ma le promesse sono state poi tutte disattese.
L’area di cui parliamo, che si affaccia su corso Brunelleschi, è certo poca cosa, ma ci pare assolutamente sbagliato collocarvi ulteriori volumi edificati (oltre 4.000 mq di SLP) per un secondo centro commerciale, oltre a quello già previsto nelle vie S. Antonino/S. Ambrogio. Tenendo conto che nell’area adiacente, da via Bardonecchia a corso Francia, c’è il Mercato di corso Brunelleschi che potrebbe essere danneggiato da questa ulteriore apertura.
Si perde un’altra occasione per incrementare una dotazione di verde (la Legge Regionale prevede 12,5 mq per abitante per verde e spazi pubblici) già scandalosamente bassa in questa parte di città. E si creerà un’altra piastra di cemento, anziché tutelare una porzione di suolo libero da costruzioni.
E’ questa una buona politica ambientale per la nostra città?
Chiediamo al Sindaco, alla Giunta, ai Gruppi consiliari e alla Terza Circoscrizione di rivedere queste scelte che compromettono il territorio anche per il nostro futuro.

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