martedì 28 ottobre 2014

Comitato SniaRischiosa


Il Comitato SniaRischiosa, formato da cittadini del quartiere Cenisia-San Paolo, nasce all’indomani della scoperta di un progetto di riqualificazione dell’area ex Diatto-Snia che impone nuovi palazzi abitativi, con relativo supermercato e parcheggio sotterraneo, nel quartiere più densamente popolato e privo di verde e servizi di Torino.
Un’operazione urbanistica realizzata dalla proprietà mista di Comune e privati, uniti nel Fondo Speculativo Città di Torino, senza il minimo coinvolgimento dei cittadini.

Il Comitato ha cercato di aprire un dialogo con il Comune stesso: partecipando ad incontri sul tema specifico all’Urban Center prima e con una raccolta di firme poi, che ha portato alla presentazione di una Petizione in Consiglio Comunale in cui si chiedeva di non procedere alla demolizione dello stabile prima che venissero chiariti alcuni aspetti fondamentali di carattere storico-architettonico e ambientale.
Lo stesso giorno in cui veniva recapitata la convocazione per il dibattimento della Petizione, il 5 giugno 2013, ingenti forze dell’ordine procedevano a demolire in modo coatto e disordinato lo stabile ex Diatto-Snia, coinvolgendo nell’abbattimento reperti archeologici custoditi nello stesso e mettendo a rischio l’incolumità dei passanti sui marciapiedi circostanti.

Nonostante questa brutale dimostrazione di spregio delle forme democratiche di amministrazione, il Comitato SniaRischiosa ha continuato ad intraprendere nuove iniziative, seguendo un doppio percorso: la via dell’opposizione legale e la costruzione costante e paziente di una comunità informata e solidale nella richiesta della soddisfazione dei bisogni degli abitanti della città.

Attualmente sono pendenti un ricorso al Tar per le irregolarità nelle procedure ed un esposto alla Procura della Repubblica perché si faccia chiarezza sul modo in cui è stato sottratto alla comunità un patrimonio architettonico che era parte costituente dell’identità industriale, sociale e storica del quartiere e della città stessa, risultando essere, quello Diatto, il primo stabilimento automobilistico di Torino, disegnato e realizzato dall’Architetto Fenoglio.

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Comitato per la difesa dei Giardini reali


Un gruppo di cittadine e di cittadini venuti a sapere della proposta di deliberazione fatta dal sindaco Fassino e dagli assessori Passoni, Lavolta, Lubatti e Braccialarghe , hanno inteso esprimono il loro totale disaccordo verso la delibera proposta dalla Giunta al Consiglio Comunale per l'approvazione (14 maggio 2014 n.mecc. 2014 02149/131) che si inserisce nel disegno complessivo dell’utilizzo della  Cavallerizza e Giardini Reali, promuovendo una petizione per far conoscere il più possibile un progetto che si ritene che vada in direzione contraria alle scelte dichiarate dal sindaco e dalla Giunta di fare di Torino una città Smart City .

Giardini Reali rappresentano  per la loro storia e per la loro caratteristica un luogo da valorizzare e preservare; la costruzione del parcheggio è in violazione del “Regolamento di tutela del Verde Pubblico”; sono già presenti parcheggi in via Denina, Fontanesi , Auditorio, in p.zza Vittorio e in p.zza Castello, piazzale Aldo Fusi ed è in costruzione il parcheggio nel piazzale Aldo Moro e infine  si ritiene che la Città abbia tante emergenze (famiglie sfrattate, scuole fatiscenti, servizi alla persona sempre più carenti, aree verdi trascurate, strade dissestate ecc..) in cui deve investire le proprie risorse economiche.


Ecco il testo della Petizione al Consiglio Comunale firmata da 600 persone in 5 giorni
 
Le cittadine e i cittadini firmatari di questa petizione venuti a sapere della proposta di deliberazione fatta dal sindaco Fassino e dagli assessori Passoni, Lavolta, Lubati e Braccialarghe , esprimono il loro totale disaccordo verso la delibera proposta dalla Giunta al Consiglio Comunale per l'approvazione (14 maggio 2014 n.mecc. 2014 02149/131)  che si inserisce nel disegno complessivo dell’utilizzo della  Cavallerizza e Giardini Reali.

Siamo fermamente contrari all’aumento del traffico veicolare con tutte le sue conseguenze in un’area che è una piccola oasi nel cuore della città, soprattutto per i bambini e le loro famiglie.

Siamo fermamente contrari al progetto di parcheggio interrato misto pubblico e pertinenziale sotto la parte bassa dei Giardini Reali con ingressi e uscite dal controviale di corso San Maurizio

Siamo fermamente contrari al cambiamento di destinazione d’uso delle  palazzine: Centro di Documentazione del Pensiero Femminile, la Ludoteca e la Casa della Salute.

S
i chiede  quindi  di stralciare qualsiasi proposta di parcheggio interrato sotto i Giardini Reali e di cambiamento di destinazione delle palazzine  dalla delibera citata.

il 29 ottobre 2014 alle ore 9,30 si terrà l'incontro con Passoni e Lubatti presso il Comune, invitiamo tutti coloro che hanno firmato la petizione o che condividono il nostro pensiero di venire a sostenerci

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Comitato Area Ex Westinghouse Nebiolo


“Il Comitato Area Ex Westinghouse Nebiolo" nasce nell’autunno del 2013. 
Siamo un gruppo di abitanti di Torino che hanno scelto liberamente, muovendosi senza alcun cappello politico, di interessarsi a quanto sta avvenendo nell’area Ex Westinghouse. 


Abbiamo deciso, tramite una raccolta firme, di saggiare i pareri delle persone che abitano a ridosso di tale area e con nostro grande stupore ( e rammarico ) abbiamo constatato che tra le oltre 400 persone che hanno firmato la raccolta firme pochi erano al corrente del progetto che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti. Abbiamo quindi avuto modo di capire il livello di disinformazione che c’è tra noi cittadini: moltissimi, infatti, erano convinti che sull’area sarebbe sorta la biblioteca progettata dal noto architetto Bellini.

Il Comitato nasce per informare e quindi rendere parte attiva la cittadinanza sul fronte della riqualificazione dell’area, riqualificazione che trova assolutamente favorevole il Comitato, ma non nelle modalità previste dal Comune. La nostra idea è che l’area rimanga il polo culturale previsto in origine e pubblicizzato per anni mantenendo l’area verde esistente. Siamo assolutamente contrari alla trasformazione dell’area come nuovo polo commerciale.

 





  
Le nostre finalità, quindi, sono quelle di raccogliere le opinioni e le impressioni delle persone che non condividono il progetto dell’amministrazione e che si fanno carico di presentare, quando necessario, proposte e osservazioni con l’obiettivo di mantenere la centralità dei cittadini sui processi di trasformazione. In quest’ottica, il Comitato chiede che in un intervento così importante venga dato un ruolo centrale ai cittadini e alle loro istanze.”

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