venerdì 15 aprile 2016

Lettera agli assessori sui danni provocati dalle mountain bikes nei parchi collinari

Torino, 28 Luglio 2015

All’Assessore al Verde della Città di Torino, dr. Renzo Lavolta
All’Assessore allo Sport della Città di Torino, dr. Stefano Gallo
Al Direttore del Corpo di Polizia Municipale, dr. Alberto Gregnanini
e p.c. Al Servizio Pianificazione e Gestione Rete Ecologica, Aree Protette e Vigilanza Ambientale della Città Metropolitana di Torino, dr. Gabriele Bovo
Al Direttore del Parco Po e Collina Torinese, dr. Ippolito Ostellino

Oggetto: SUI DANNI PROVOCATI DALLE MOUNTAIN BIKES NEI PARCHI COLLINARI

Sempre più frequenti sono le segnalazioni che ci pervengono in merito ai danni provocati dalla pratica impropria e totalmente indisciplinata degli utilizzatori delle mountain bikes nei parchi collinari della Città di Torino, pratica che ha un effetto sempre più devastante sui sentieri, sui manti erbosi, sulla vegetazione arbustiva, soprattutto nei versanti più ripidi, con il diffondersi di fenomeni erosivi e crescenti conflitti con l’utilizzo pedonale dei percorsi collinari. Tale utilizzo è peraltro largamente diffuso anche nei comuni di Pecetto e Moncalieri, con la pratica del “down hill”, e sempre più frequenti competizioni sportive, di carattere spericolato e irrispettose dell’ambiente. Tutto ciò malgrado la collina di Torino sia formalmente sottoposta a misure di tutela paesaggistica e ambientale, facenti parte integrante del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
I tentativi di “incanalare” tale utenza verso percorsi appositamente segnalati non ha dato risultati significativi, a causa del mancato rispetto di qualsiasi regola da parte di gran parte dei “bikers”. Se non abbiamo prevenzioni nei confronti dell’utilizzo corretto, e rispettoso dei pedoni, delle mountain bikes su vialetti, stradine e viabilità minore, purtroppo il dilagare di ciclisti indisciplinati comporta ormai situazioni conflittuali con i pedoni, oltre che danni ambientali. Altrettanto dicasi per alcune manifestazioni sportive autorizzate dalla Città di Torino, che dovrebbero svolgersi in modo rispettoso.
Ricordiamo che il Regolamento del Verde Pubblico e Privato della Città di Torino, all’art. 84, dovrebbe disciplinare la materia, consentendo l’utilizzo di mountain bikes esclusivamente in “eventuali percorsi specificamente indicati per lo scopo con apposita cartellonistica”, e prevede anche il sanzionamento dei comportamenti scorretti (art. 87).
Paradossalmente ad es. nel Parco della Maddalena i “bikers” si sono moltiplicati in tutto il parco, mentre l’unico percorso appositamente previsto e segnalato è scarsamente frequentato. I danni provocati sono poi particolarmente difficili da rimediare in una situazione di scarsità di personale e di risorse manutentive del Settore Verde Pubblico – Gestione. Altrettanto avviene all’interno del parco della collina di Superga.
Ci rendiamo conto delle oggettive difficoltà di far rispettare nei parchi collinari norme di tutela che dovrebbero comportare un’attività di controllo territoriale da parte della Polizia Municipale. Ma anche solo “puntate occasionali” della Polizia Municipale o di altri corpi di vigilanza, nei giorni più critici, potrebbero essere efficaci, unitamente ad un lavoro di prevenzione e di educazione al rispetto dell’ambiente da concordarsi con le associazioni che promuovono tale pratica sportiva, promuovendo forme di “autodisciplina”.
Va tuttavia rilevata la totale mancanza di adeguata segnaletica in tale materia. Sarebbe quindi quanto mai opportuno che, almeno nei principali parchi collinari (come quello della Rimembranza e della Maddalena) e all’imbocco dei sentieri di maggior frequentazione, venisse collocata apposita segnaletica di divieto, installata parecchi anni or sono e poi inspiegabilmente rimossa.
Su tale argomento chiediamo cortesemente un incontro con gli Assessori e con i Dirigenti di riferimento.

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