giovedì 26 ottobre 2017

USO PRIVATO DI PARCO PUBBLICO: REGOLE INFRANTE


Torino, 23 ottobre 2017

Alla Sindaca, Chiara Appendino
All’Assessore all’Ambiente e al Verde, Alberto Unia
All’Assessore Manifestazioni culturali, Francesca Leon
All’Assessora ai Trasporti, Maria La Pietra
All’Assessore al Lavoro, Alberto Sacco
Al Presidente della VI Commissione, Federico Mensio
Al Presidente della II Commissione, Damiano Carretto
Ai Gruppi Consiliari
Agli organi di Informazione

COMUNICATO STAMPA


USO PRIVATO DI PARCO PUBBLICO
Il Valentino ostaggio di deroghe fintamente provvisorie, regole infrante

I firmatari della petizione che chiede il rispetto del regolamento che tutela il Parco storico del Valentino esprimono la loro profonda delusione dopo l’audizione del 17 ottobre scorso che avrebbe dovuto consistere in un confronto tra i tre cittadini primi firmatari e quattro Commissioni Consiliari, la VI, II, III e V.

La Commissione consiliare congiunta è risultata vuota di rappresentanti della parte politica, tranne una fugace presenza dell’assessore all’ambiente, che non ha preso la parola, cosi come non l'ha fatto l'unico dirigente presente.
Non è stata data alcuna risposta alle totali violazioni degli articoli II, III e dei commi 1 e 2 dell’articolo IX, oltre all’inosservanza degli articoli XV e XVI, del Regolamento comunale 275 del 2000, nonché alla violazione dell’articolo 19 delle NUEA del Piano Regolatore Generale.

I pochi consiglieri che hanno preso la parola hanno esordito con una premessa in cui si segnalava che l’annunciato studio di fattibilità di ICIS sul progetto Campus Valentino avrebbe probabilmente  comportato - a progetto realizzato - una pedonalizzazione del parco e di conseguenza la verosimile impossibilità del ripetersi della sua occupazione (attualmente oltre 80 giorni totali) con manifestazioni motoristiche.

Ma la sostanza delle dichiarazioni dei consiglieri è consistita nell’affermare che le manifestazioni hanno più di una ragione per essere collocate all’interno del parco: le esigenze di pari visibilità delle case automobilistiche, che in un luogo chiuso non verrebbero soddisfatte; il valore “culturale” e storico dell’auto a Torino; il gradimento e afflusso di pubblico; il rifiuto degli organizzatori ad andare in periferia. È stata prospettata un’unica azione, assolutamente palliativa, cioè l’intenzione di diminuire gli 80 giorni, ovvero chiedere più rapidi montaggi e smontaggi degli stand.

L’amministrazione difende quindi con forza la scelta di ospitare di nuovo il Salone dell’Auto al Valentino, nel 2018. Anzi annuncia che il parco l’anno prossimo ospiterà di nuovo anche il Salone del Gusto.

I firmatari della petizione e il “Coordinamento dei comitati e delle associazioni ambientaliste per la tutela e la progettazione del verde” ribattono che, anche se si dovesse arrivare a una parziale pedonalizzazione, non vi è certezza dei modi e tantomeno dei tempi. Si tratta perciò di un’elusione  del problema. Inoltre il benessere della cittadinanza non può essere sostituito con quello privatistico dei fabbricanti di automobili.

Non è stato concretamente risposto a nessuna proposta operativa immediata, ad esempio quella di eliminare gli indebiti parcheggi in superficie in Viale Medaglie d’Oro portando automaticamente le auto a occupare gli attualmente deserti 367 posti del parcheggio del V padiglione.

I firmatari e il Coordinamento ribadiscono che le manifestazioni si possono continuare a fare in altre collocazioni - già predisposte e attrezzate - che non mancano, e che il Parco deve cessare di essere avvilito, snaturato e invaso a discapito del suo scopo primario.

In tal senso si continuerà a cercare e chiedere soluzioni concrete e a breve scadenza, reclamando i diritti e i doveri dei cittadini e delle istituzioni.

p. il Coordinamento
Roberto Accornero
Franca Elise

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