giovedì 18 dicembre 2014

UNA PETIZIONE PER STRALCIARE LA CONCA DI NAVIGAZIONE DAL PROGETTO DI CENTRALE ELETTRICA SUL PO

Le nostre ragioni in un video preparato dall'Ufficio Stampa del Consiglio Comunale di Torino in occasione della nostra Conferenza Stampa a Diritto di Tribuna
UNA PETIZIONE PER STRALCIARE LA CONCA DI NAVIGAZIONE DAL PROGETTO DI CENTRALE ELETTRICA SUL PO

[ML] La petizione al Consiglio comunale, presentata oggi a Palazzo Civico durante un Diritto di Tribuna, chiede alla Città di stralciare la “conca” per la prosecuzione della navigazione a motore verso Borgata Sassi dal progetto di impianto idroelettrico previsto sul fiume #Po, in corrispondenza della diga Michelotti.
Troppo forte, secondo i firmatari, l’impatto della costruzione sia dal punto di vista architettonico sia da quello ambientale, in una zona considerata fra le più caratteristiche della città.
I 458 firmatari chiedono anche un consistente ridimensionamento della portata della centrale, per evitare l’eccessivo prelievo idrico che non terrebbe conto dell’estensione dell’alveo in quel tratto di fiume, preoccupati che, in alcune occasioni, possa rimanere mezzo asciutto. L’eventuale navigazione a valle della diga, sostengono i promotori della petizione, dovrebbe diventare possibile solo per piccole imbarcazioni (kayak, canoe, barche tradizionali a fondo piatto). Per questo ritengono necessaria e opportuna una riprogettazione dello scivolo, presente nel progetto come opera di compensazione, al fine di renderlo più funzionale e meno impattante.
I firmatari chiedono quindi la riapertura della Conferenza di Servizi per avere la possibilità di rivedere il progetto definitivo dell’impianto idroelettrico, in considerazione dei numerosi rilievi ambientali e urbanistici emersi. Soprattutto per approfondire, con tutti i soggetti portatori di interesse e con le associazioni dei cittadini: le interferenze con il progetto di destinazione dell’area dell’ex zoo, l’impatto della fase di cantiere sull’ambiente fluviale oltre che sulla viabilità di corso Casale e sulle vie di scorrimento tangenziali alla ZTL centrale, sulle qualità dell’aria e sul rumore.

GUARDA IL VIDEO
 
Nel video, l'intervista a Pier Giorgio Tenani, uno dei firmatari della petizione
— con Massimiliano Borgia.

martedì 16 dicembre 2014

Verbale riunione 11 dicembre 2014

mettete in agenda la prossima riunione 
La prossima riunione sarà venerdì 16 gennaio alle ore 18 a Pro Natura in via Pastrengo 13






Tra una riunione e l’altra
Il 26 novembre si è svolta la Commissione consiliare su piazza Benefica

Il 3 dicembre c’è stat oil sopralluogo alla Pellerina

Il 4 dicembre il Comitato Corso Marconi ha realizzato un aperitivo di autofinanziamento per il ricorso TAR di Corso Marconi, notificato (al "sindaco" e alla Gestinord) il 1 dicembre; il deposito potrebbe avvenire nei giorni successivi.

Il 10 dicembre c’è stato il sopralluogo al marco Michelotti in merito ad una proposta di concessione per valorizzazione, perchè I parchi devoon rendere, non costare

Organizzazione interna
Il Coordinamento si dota di  referenti per specifiche attività. Nessun* è deputato ad essere portavoce: prende la parola a nome del Coordinamento chi di volta in volta è più competente e adatto.

E’ stato proposto di inserire tra i portavoce anche Giovanna Bollatto, oltre a
Franca Treccarichi e Silvia Bossi per il blog, affiancate da Guglialmo Giachino
Franca Elise per l’indirizzario
Nico Miletto per la raccolta di dati sugli abbattimenti dal 2006
Antonella Visintin per verbali e convocazioni e coordinamento attività

Comunicazione
Blog del Coordinamento http://tuteladelverde.blogspot.it . Franca chiede a chi non l’ha ancora fatto di mandare 20 righe di presentazione del proprio Comitato.

Abbiamo visionato la proposta di carta intestata di Guglielmo Giachino che è piaciuta, salvo alcune modifiche:
- il nome del coordinamento dovrebbe occupare l'intera riga ed avere un corpo più grande.
- il logo quindi slitta in basso e viene un po' ridimensionato
- togliere i tre puntini che separano il coordinamento dai suoi componenti
- togliere la parola 'associazione' davanti alle tre associazioni
- mettere i comitati in ordine alfabetico
- aggiungere alla lista 
Comitato Salviamo il Castello di Lucento e il suo parco
5 Sfumature di Verde - Area Cantamessa

L’invio delle comunicazioni dovrebbe avvenire dalla email collegata al blog: ….

Azioni congiunte
Emilio ha letto il testo di richiesta di un incontro all’Assessore Lavolta e ai dirigenti di competenza e procede alla richiesta dell’appuntamento.

Appena pronta la carta intestata Nico Miletto si farà cura di impostare una lettera da trasmettere a tutti i Consiglieri Comunali e a tutti i Comitati Spontanei che operano sul territorio, per informarli della costituzione del nostro Coordinamento. Potremmo magari estenderla anche ai Coordinatori delle VI Commissioni (Ambiente e Verde) delle 10 Circoscrizioni cittadine.

Emilio e …  cercano di acquisire documentazione sulle esperienze del Forum del Verde di Cuneo e della Casa del Verde di Milano di cui si è parlato anche nella Commissione del 6 novembre

Mutuo aiuto
E’ stato fatto un giro di tavolo per conoscere di ogni Comitato e associazione presente qual è lo stato dell’arte e le scadenze più prossime:

a.      Salviamo Corso Marconi. Ha depositato il ricorso al TAR.  Continua la raccolta di firme on line su www.change.org

b.      Comitato Borgo Po. Attraverso l’Osservatorio sul Po a Torino stanno resistendo alla costruzione della centrale idroelettrica all’altezza del Parco Michelotti. Tutte le domeniche alle 10.30 c’è un presidio informativo sul ponte della Gran Madre. Il 16 dicembre alle 11.30 ci sarà il diritto di tribuna per la presentazione della petizione contro la Centrale Idroelettrica alla Diga Michelotti

c.      Comitato per la difesa del parco della Pellerina.

La prossima riunione sarà venerdì 16 gennaio alle ore 18 a Pro Natura in via Pastrengo 13

martedì 9 dicembre 2014

giovedì 11 dicembre 2014 alle ore 18 si riunisce il Coordinamento


Pro natura
via  Pastrengo 13



Molti i Punti  nell'odg, su cui assumere una posizione condivisa:
1) Il futuro del Parco Michelotti, perchè probabilmente la Giunta farà passare la delibera di "concessione di valorizzazione" a tempi strettissimi. La vicenda si lega anche a quella della Centrale Idroelettrica.
2) assumere una posizione condivisa anche circa il futuro dell'area di via Malta/Lussimpiccolo, alienata col bando attualmente in pubblicazione a qualche operatore privato per farci una RSA e attività collegate.
3) Io non ho partecipato al sopralluogo alla Pellerina, ma sarebbe utile una nostra valutazione dell'intervento effettuato.
4) Ricordo anche nell'intesa Comune/Demanio sulle Caserme vi è una richiesta di mantenere l'area verde e alberata della Caserma De Sonnaz per destinarla all'uso pubblico.


lunedì 17 novembre 2014


Verbale riunione 14 novembre 2014


Tra una riunione e l’altra
Il 28 ottobre c’è stata la conferenza stampa di presentazione del Coordinamento. Sono intervenuti il presidente della 6^ Commissione consiliare Maurizio Trombotto e il giornalista free lance per la Stampa Caracciolo.

Il 6 novembre Trombotto ha indetto una 6^ Commissione dove il Coordinamento è stato presentato ufficialmente. L’Assessore ha dato una disponibilità alla costituzione della Commissione Aree Verdi e ad acquisire documentazione sulle esperienze del Forum del Verde di Cuneo e della Casa del Verde di Milano.

Organizzazione interna
Il Coordinamento si dota di 5 referenti per specifiche attività. Nessun* è deputato ad essere portavoce: prende la parola a nome del Coordinamento chi di volta in volta è più competente e adatto.


Comunicazione
Blog del Coordinamento http://tuteladelverde.blogspot.it

La carta intestata sarà composta dal nome esteso del Coordinamento seguito dall’elenco dei Comitati e Associazioni come era stato fatto nel passato Coordinamento per la tutela del verde.

Azioni congiunte
Si preparerà il testo di richiesta di un incontro all’Assessore Lavolta e ai dirigenti di competenza e procede alla richiesta dell’appuntamento.

Mutuo aiuto
E’ stato fatto un giro di tavolo per conoscere di ogni Comitato e associazione presente qual è lo stato dell’arte e le scadenze più prossime:

a.      Salviamo Corso Marconi. L’approvazione della delibera è avvenuta. Si stanno raccolgiendo fondi per sostenere i costi del ricorso al TAR.  Continua la raccolta di firme on line su www.change.org

b.      Comitato Borgo Po. Attraverso l’Osservatorio sul Po a Torino stanno resistendo alla costruzione della centrale idroelettrica all’altezza del Parco Michelotti. Tutte le domeniche alle 10.30 c’è un presidio informativo sul ponte della Gran Madre

c.      Comitato per la difesa del parco della Pellerina. Il 31 ottobre sono  finite i lavori strutturali della centrale idroelettrica. Il Comitato tra novembre e dicembre chiederà pubblicamente dove e come verranno ripiantati gli alberi. Si informerà anche da dove arriva la terra che porteranno per coprire la struttura in cemento

d.     Salviamo il paesaggio – Torino

e.      Comitato Dora Spina tre è preoccupato per la proposta  di privatizzazione di fatto di porzioni del Parco Dora con la formula della manutenzione del verde in cambio di un uso privatistico dello spazio per manifestazioni (per esempio il K festival)

f.       Comitato per la difesa dei Giardini reali bassi. Il 29 ottobre c’è stata l’audizione del Comitato per la petizione contro la costruzione del parcheggio. Che si farà. Franca ha detto che nel Parco della Colletta la pista di pattinaggio è stata privatizzata e sono state tagliate diverse piante di grosso diametro

g.      Comitato Snia Rischiosa Ex Diatto. Raccolgono documentazione sulla bonifica interrotta. L’esposto fatto attende risposta così come la richiesta di Consiglio aperto in circoscrizione. Sotto osservazione anche l’area ex Gabrio dove urge la bonifica amianto. L’area ha una destinazione pubblica. Per legge ogni interventi di nuovo impianto deve prevedere un 20% in piena terra.

h.     Pro Natura. Emilio nei giorni scorsi ha condiviso il testo della Proposta di una carta del verde per la città di Torino presentata alla Città nel 2008 e mai discussa.
Per l’Area Nebiolo Westinghouse il progetto di costruzione del Centro Congressi latita mentre  il centro commercial al momento sembra sospeso e la Esselunga si è ritirata

i.       Area Cantamessa. Il cantiere è fermo dando alla zona un aspetto post bellico

j.       Comitato Cit Turin. Nico Miletto invita tutti ad iscriversi alla lista dei Comitati spontanei  che è stata predisposta in Comune. Rispetto a  piazza Benefica Nico ha parlato della fontana, ma la preoccupazione principale è per il progressivo deperimento-abbattimento degli alberi della piazza, nonchè per l'abbattimento degli alberi alto fusto di via Cavalli con reimpianto di albererlli di piccola-media taglia. Nico si farà cura di impostare una lettera da trasmettere a tutti i Consiglieri Comunali e a tutti i Comitati Spontanei che operano sul territorio, per informarli della costituzione del nostro Coordinamento. Il 26 novembre ci sarà una 6^ Commissione su piazza Benefica. Cerchiamo di essere presenti.

La prossima riunione sarà venerdì 12 dicembre alle ore 18 a Pro Natura in via Pastrengo 13

Salviamo il Paesaggio-Difendiamo i Territori

Salviamo il Paesaggio-Difendiamo i Territori in questo periodo sta seguendo, nell'ambito del gruppo "Osservatorio sul Po a Torino" le vicende del progetto della Centrale Idroelettrica e Conca di Navigazione all'altezza della traversa Michelotti.

Le firme per la petizione sono già state depositate. Purtroppo la firma del contratto con il privato aggiudicatario dovrebbe essere imminente.

 Proprio in questi giorni però alcuni consiglieri hanno chiesto di rinunciare al progetto.

Il gruppo sta organizzando un'assemblea pubblica per informare i cittadini e, se ci sarà anche l'assessore Lubatti, chiediamo a tutti i comitati e associazioni di venire ad aiutarci quella sera per far sentire con forza le ragioni di chi si oppone al progetto. Appena abbiamo la data la comunicheremo a tutti.

Per le informazioni questa è la pagina facebook: 
https://www.facebook.com/pages/Osservatorio-sul-Po-a-Torino/302054023329568

lunedì 10 novembre 2014

PARCO DORA: IL PUNTO SULLA SITUAZIONE

Il Comitato Dora Spina Tre è stato audito oggi dalla Commissione Ambiente del Consiglio comunale.

Nella riunione abbiamo presentato le migliori proposte pervenute al concorso d’idee indetto dal nostro Comitato di cittadini (biblioteca di Spina3 con annesso posto informativo sul Parco, area boscata e zona umida per ospitare un po’ di vita selvatica, murales che raccontino il lavoro che si svolgeva nelle fabbriche dismesse, centro d’incontro condiviso coi cittadini e piccoli progetti gestiti da gruppi di residenti).

Abbiamo inoltre avuto  le seguenti informazioni:
-         stombatura della Dora tra via Livorno e corso Principe Oddone: i lavori (a carico di Fintecna) più volte rimandati, partiranno nella prossima primavera (ricorderemo gli impegni comunali al monitoraggio delle polveri e dei rumori del futuro cantiere)
-         lotto Michelin del parco: non è ancora stato trasmesso dallo Stato alla Città; quando ciò  avverrà, ne sarà fatta una manutenzione straordinaria
-         iniziative da adottate da parte del Comune per contemperare gli eventi che si svolgono sotto la tettoia ex-strippaggio con la tranquillità dei residenti: il Comune sta lavorando ad un decalogo da rispettare in tutte le manifestazioni svolgentesi in Città
-         un terzo di 1,2 milioni di euro stanziati ieri dalla Giunta comunale per le aree verdi della Città saranno dedicati al Parco Dora.

Abbiamo ribadito che la partecipazione dei cittadini e l’attenzione alle loro critiche e proposte da parte delle Istituzioni è fondamentale per la realizzazione di opere utili, condivise e sentite come proprie dalla popolazione.

 
- Martedì 28 ottobre si è tenuto un incontro del nostro Comitato col settore bonifiche del Comune che ha risposto alle nostre domande d’informazione sull’ulteriore fase delle bonifiche delle acque sotterranee di Spina 3. Un resoconto della riunione è pubblicato sul nostro sito nella rubrica BONIFICHE

- Si è costituito il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni ambientaliste per la tutela e la progettazione del verde, a cui aderisce il nostro Comitato. La piattaforma è visibile sul blog del Coordinamento nella rubrica Siti amici del nostro sito

 - Abbiamo trasmesso all’Assessore all’Ambiente una segnalazione di un cittadino sul taglio di alberi nel cortile della scuola Margherita di Savoia di via Thouar, vicino al comprensorio Ingest di Spina 3. Nella riunione di cui al punto 1 di questo scritto ci è stato risposto che siè trattato di abbattimento isolato, causa malattia dell'albero.



COMITATO DORA SPINA TRE

Assemblea del Coordinamento

venerdì 14 novembre 2014 alle ore 18
Pro natura
via  Pastrengo 13

Le associazioni e i comitati di lotta si riuniranno per fare il punto della situazione dopo la conferenza stampa e l'incontro chiesto dal cordinatore della sesta commissione del comune di Torino, si raccoglieranno proposte di lavoro comune e si stilerà un canlendario delle iniziative dei vari soggetti coinvolti.

Il coodinamento è aperto a tutte le realtà di cittadine e di cittadini che cercano di contrastare la politica di cementificazione del territorio e che condividano la piattaforma elaborata dal gruppo fondatore


Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni ambientaliste
per la tutela e la progettazione del verde
Premessa
Qualcuno ricorda il Coordinamento delle associazioni ambientaliste per la tutela del verde?
Era stato istituito negli anni '90 a fronte dello scempio  del verde pubblico attuato dalla Città soprattutto per parcheggi pertinenziali e grosse opera infrastrutturali come il Passante Ferroviario e i sottopassi stradali, per arrivare poi ai disastri olimpici di corso Spezia e piazza d'Armi; il Coordinamento cercò di intervenire anche sul progetto della Linea 1 della Metro (in particolare piazza Carducci, con scarso successo). E' di quegli anni (giugno 2006) l'adozione da parte della Città del Regolamento del verde pubblico e privato proposto dalle Associazioni ambientaliste con lo strumento della Delibera di iniziativa popolare.
Dalla Premessa:
1.      il verde urbano si inserisce nel contesto più ampio di ‘valori paessaggistici’ da tutelare, svolgendo funzioni climatico-ecologiche, urbanistiche e sociali e rivestende un ruolo di educazione ambientale e di miglioramento della qualità urbana
2.      oltre ad avere un importante valore estetico-paesaggisticoi, il verde svolge anche funzioni essenziali per la salute pubblica come element migliorativo del microclima
3.      il verde della nostra città, dai grandi parchi alle aree Verdi minori, dalle sponde fluviali alla collina, dalle aree pubbliche a quelle private, è stato sottoposto negli ultimi anni ad una intense usura che sovente ne ha ridotto le stesse funzioni ecologiche e in alcuni casi la sopravvivenza
4.      per questi motivi la proggettazione delle aree Verdi, la loro gestione e gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ma soprattutto tutti gli altri interventi che fanno capo a Settori diversi della Amministrazione, ad Enti esterni e ai privati, che incidono in qualche misura su aree Verdi o alberate, devono essere attuati nel rispetto del patrimonio, natural esistente in città e in conformità alle condizioni ambientali in cui questa si sviluppa.
Dall’Articolo 1
5.      le finalità del Regolamento
-        tutelare e promuovere il verde come element qualificante del contesto urbano, come fattore di milgioramento  della qualità della vita degli abitanti e attrattore di nuove iniziative economiche e turistiche nel territorio, sviluppate con criteri eco compatibili;
-        incentivare la partecipazione della cittadinanza sulle questionio relative alla gestione e allo sviluppo del verde urbano
Tra gli obiettivi generali del Regolamento
c’era quello di garantire salvaguardia, fruibilità, progettualità, competenza e manutenzione del verde urbano. Era prevista la costituzione della Commissione Aree Verdi, che avrebbe dovuto esprimere parere vincolante sui progetti di nuove aree verdi pubbliche e di rifacimento di quelle esistenti, e della Commissione Alberi di Pregio che avrebbe dovuto stilare un elenco degli alberi da tutelare.
È introdotto infine il principio della compensazione ambientale, secondo il quale le eventuali compromissioni del patrimonio verde avrebbero dovuto essere compensate all’interno dello stesso progetto o su aree immediatamente limitrofe all’intervento.
Dopo le olimpiadi è stato chiaro che i rapporti di forza e l'atteggiamento della Città non offrivano nè possibilità di interlocuzione nè di incisività. Il Coordinamento cessò di operare e le Associazioni ambientaliste hanno offerto e offrono la propria esperienza ai singoli Comitati.
Per ora è sospeso il taglio delle piante attorno al Palazzo del Lavoro, ma la distruzione del verde prosegue: il pertinenziale di corso Marconi; quello in arrivo di piazza Nizza; la centrale idroelettrica alla Diga Michelotti, che intaccherà l'alberata storica del parco Michelotti; la vendita dell'area Nebiolo-Westinghouse, che sconvolgerò il Giardino Artiglieri da Montagna; il tagli brutali dell'alberata di via Cavalli per facilitare le operazioni di  cantiere del grattacielo; gli alberi abbattuti di piazza Benefica; il mancato completamento del parco Dora in Spina 3; la minaccia che incombe sui Giardini Reali col parcheggio fatto su misura per la Cavallerizza; la costruzione della Centrale Idroelettrica nel Parco della Pellerina; l'area Combi-Sporting, di proprietà comunale, dietro lo stadio Comunale (ora "Stadio Olimpico") tra via Filadelfia e via San Marino, oggetto della Variante 295, ancora in gestazione: al posto del verde edilizia residenziale e commerciale; la mancata risistemazione della parte ovest del Parco Sempione devastata dal cantiere del Passante ferroviario e mai più ripristinata (sicuri di dimenticare qualcosa).
La piattaforma comune: le ragioni
L’albero in città rappresenta un simbolo di sostenibilità ambientale.
In questi anni l’ecologia da pensiero organizzato sulla necessità di un riequilibrio delle relazioni tra l’essere umano ed il resto del vivente nonchè della salvaguardia dei cicli vitali dell’acqua e del carbonio è diventato materia di interventi settoriali (acqua, rifiuti, verde, trasformazioni urbane, ecc.). Il rischio di questa scelta di frammentazione è la maggiore fragilità dei cittadini e delle loro libere e spontanee associazioni rispetto all’interlocutore istituzionale e conseguentemente rispetto al raggiungimento degli obiettivi di conservazione delle aree verdi nel tessuto urbano.
Dal punto di vista operativo il Coordinamento  si configura come una aggregazione di associazioni e comitati che condividono le finalità della piattaforma: esso intende promuovere, ogni volta che è opportuno, una sorta di patto di "mutuo soccorso", per coordinare petizioni, eventuali ricorsi, richieste di audizioni e altro.
Tutti i comitati spontanei e le associazioni che aderiscono all’iniziativa comune, ispirandosi alla presente piattaforma , convengono nel merito che
1.     la città ha bisogno del verde come elemento essenziale per garantire la vita e per il suo contributo alla mitigazione del micro clima urbano rispetto alle bolle di calore
2.     lo sviluppo del verde in città deve avvenire in tutta la sua pienezza e affichè esso si sviluppi in tutta la sua potenzialità è necessario garantirgli uno spazio e le condizioni che esso richiede. Deve essere cioè un verde in piena terra.
3.     il sistema di alberate in città  è un sistema classico e che tale deve essere valutato, pianificato e gestito nonchè protetto dalle continue esigenze di lavori pubblici e privati
4.     l’albero ha una insostituibile funzione vitale e insieme una funzione sociale: contribuisce alla storia e alla cultura di un luogo e alla qualità della vita dei suoi abitanti. Per questo esso deve avere una presenza correlata alle attività antropiche che ne assorbono l’ossigeno  e deve essere  fruibile in condizioni di prossimità, dunque distribuito su grandi aree e su  piccole, raggiungibili anche dai bambini/e in condizioni di sicurezza.
La piattaforma comune: le principali line di azione
1.     sostenere tutti insieme le battaglie di ciascuno (petizioni, incontri in Circoscrizione, raccolte firme,ecc)
2.     chiedere che la Commissione aree verdi -prevista dal Regolamente del verde e mai attuata- sia messa in condizione di funzionare, ovvero di convalidare i progetti che toccano il Verde pubblico e che per i progetti a maggiore impatto vengano coinvolte le associazioni ambientaliste ed i comitati, diventando così strumento di partecipazione dei cittadini  alla progettazione delle aree verdi
3.     prendere ispirazione dal Forum del Verde di Cuneo e dalla Casa del Verde di Milano
4.     riprendere la richiesta alla Città di realizzare un Piano del verde
5.     chiedere che ogni anno venga fornito un bilancio degli alberi abbattutti e di quelli di nuovo impianto
6.     chiedere che ad ogni abbattimento di piante ammalorate o pericolati corrisponda un reimpianto di eguale portata di ossigeno e ombra.
7.     mappare i danni al patrimonio verde  prodotti  dalle trasformazioni urbane dagli anni ‘90
8.     condividere in maniera articolata l’analisi della strategia della città e le connessioni tra il verde, le trasformazioni urbane e l’indebitamento della Città, compresa la truffa delle capacità edificatorie attribuite ad aree verdi
9.     progettare e ristrutturare tutti gli elementi che modellano attualmente lo spazio urbano nell’ottica di richieste e potenzialità del sistema delle alberate e dei boschetti urbani
10.  attivare una campagna culturale presso il pubblico  in generale, i diversi gruppi professionali, i settori industriali e di servizi le scuole e l’università che individui nell’albero un modo di vivere nella città e un simbolo di sostenibilità ambientale
11.  sviluppare e promuovere in forma integrata e continuativa informazioni, inventari, tecniche di gestione, pratiche, procedimenti che permettano l’impianto di alberi in città in condizioni di qualità  e dignità
12.  chiedere che la Città doti il Settore Verde pubblico di risorse economiche adeguate per la manutenzione ordinaria. Che una quota della TASI vada effettivamente come previsto alla manutenzione del verde e diventi un impegno regolare di Bilancio
13.  difendere il verde privato di valenza storica e ambientale
14.  Rigettare interventi su aree libere che incrementino l'impermeabilizzazione dei suoli e ne blocchino la capacità di autorigenerazione, così come lo scambio di un verde su soletta per parcheggi interrati con un verde in piena terra
Associazione Legambiente Ecopolis Torino
Comitato per la difesa del Parco della Pellerina
Comitato Borgo Po
Comitato Cit Turin

giovedì 30 ottobre 2014

Comitato Dora Spina Tre

Il Comitato Dora Spina Tre è nato nel 2004 per favorire la partecipazione dal basso ai cambiamenti urbanistici, sia dei cittadini che vivevano nei quartieri storici attorno alle fabbriche del lungo Dora tra i corsi Potenza e Principe Oddone, sia di chi è venuto ad abitare nelle numerose case costruite al posto di quegli stabilimenti, ora dismessi. Il Comitato ha da subito richiesto il controllo della gran quantità di polveri sollevate dai numerosi cantieri attivi (per l’abbattimento della sopraelevata di corso Mortara e per la costruzione degli edifici di Spina 3) e la conservazione in loco della memoria storica del Lavoro nelle fabbriche di zona (Michelin, Savigliano, Paracchi, Superga e i 3 stabilimenti delle Ferriere già FIAT). Ha soprattutto sollecitato la realizzazione di strutture pubbliche, sanitarie culturali e socio-assistenziali, in una zona che ne era carente e che vede l’arrivo di più di 10.000 neoresidenti.  

Le forme di partecipazione del Comitato sono la riunione quindicinale, le manifestazioni pubbliche, i messaggi alle Istituzioni per sollecitare la soluzione dei problemi, il sito www.comitatodoraspina3.it. Una petizione è stata ufficialmente rivolta al Comune di Torino per realizzare una biblioteca / luogo di aggregazione in Spina 3, che non affidi tale funzione ai 5 supermercati/gallerie commerciali realizzati in zona. Il Comitato ha indetto alcune manifestazioni di fronte ai locali ancora inutilizzati dell’ex Superga di via Verolengo dove, ormai 10 anni fa, doveva essere realizzato il Poliambulatorio di quartiere; e organizzato iniziative nel Parco Dora per sostenerne una versione più verde e accessibile ai cittadini, anche a quelli con ridotte capacità motorie e/o visive.
Ci si è scontrati in questi anni con un progetto, quello del nuovo quartiere di Spina 3, partorito senza un reale coinvolgimento dei cittadini e, anche a causa di ciò, mancante di strutture utili ai residenti. L’unica prevista a nuovo (una scuola materna/asilo nido che doveva aprire nel 2009) è ancora da costruire, pur anticipata da alcuni locali nel comprensorio Vitali, realizzati grazie alle richieste del nostro Comitato.
Il Comitato Dora Spina Tre ha indetto nel 2014 un concorso d’idee dal basso per migliorare il Parco: le 5 migliori idee sono state inviate alle Istituzioni. Il Parco Dora (i cui lotti nel 2014 non sono tutti inaugurati, pur se realizzati in parte con le risorse del centocinquantenario d’Italia) appare infatti troppo cementato, carente d’ombra e poco frequentabile per la mancanza di strutture di servizio. Oggi è utilizzato in buona parte da eventi esterni che devono ancora conciliarsi con le esigenze di tranquillità dei residenti, è ancora condizionato dalla mancata rimozione della tombatura della Dora (lasciata sul posto alla chiusura delle Ferriere), e persistono in falda valori di metalli pesanti superiori ai limiti di legge, tali da imporre un proseguimento delle bonifiche delle acque sotto Spina 3.

CINQUE IDEE PER SPINA TRE

LEGGI L'ECO DELLA DORA

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martedì 28 ottobre 2014

Comitato SniaRischiosa


Il Comitato SniaRischiosa, formato da cittadini del quartiere Cenisia-San Paolo, nasce all’indomani della scoperta di un progetto di riqualificazione dell’area ex Diatto-Snia che impone nuovi palazzi abitativi, con relativo supermercato e parcheggio sotterraneo, nel quartiere più densamente popolato e privo di verde e servizi di Torino.
Un’operazione urbanistica realizzata dalla proprietà mista di Comune e privati, uniti nel Fondo Speculativo Città di Torino, senza il minimo coinvolgimento dei cittadini.

Il Comitato ha cercato di aprire un dialogo con il Comune stesso: partecipando ad incontri sul tema specifico all’Urban Center prima e con una raccolta di firme poi, che ha portato alla presentazione di una Petizione in Consiglio Comunale in cui si chiedeva di non procedere alla demolizione dello stabile prima che venissero chiariti alcuni aspetti fondamentali di carattere storico-architettonico e ambientale.
Lo stesso giorno in cui veniva recapitata la convocazione per il dibattimento della Petizione, il 5 giugno 2013, ingenti forze dell’ordine procedevano a demolire in modo coatto e disordinato lo stabile ex Diatto-Snia, coinvolgendo nell’abbattimento reperti archeologici custoditi nello stesso e mettendo a rischio l’incolumità dei passanti sui marciapiedi circostanti.

Nonostante questa brutale dimostrazione di spregio delle forme democratiche di amministrazione, il Comitato SniaRischiosa ha continuato ad intraprendere nuove iniziative, seguendo un doppio percorso: la via dell’opposizione legale e la costruzione costante e paziente di una comunità informata e solidale nella richiesta della soddisfazione dei bisogni degli abitanti della città.

Attualmente sono pendenti un ricorso al Tar per le irregolarità nelle procedure ed un esposto alla Procura della Repubblica perché si faccia chiarezza sul modo in cui è stato sottratto alla comunità un patrimonio architettonico che era parte costituente dell’identità industriale, sociale e storica del quartiere e della città stessa, risultando essere, quello Diatto, il primo stabilimento automobilistico di Torino, disegnato e realizzato dall’Architetto Fenoglio.

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Comitato per la difesa dei Giardini reali


Un gruppo di cittadine e di cittadini venuti a sapere della proposta di deliberazione fatta dal sindaco Fassino e dagli assessori Passoni, Lavolta, Lubatti e Braccialarghe , hanno inteso esprimono il loro totale disaccordo verso la delibera proposta dalla Giunta al Consiglio Comunale per l'approvazione (14 maggio 2014 n.mecc. 2014 02149/131) che si inserisce nel disegno complessivo dell’utilizzo della  Cavallerizza e Giardini Reali, promuovendo una petizione per far conoscere il più possibile un progetto che si ritene che vada in direzione contraria alle scelte dichiarate dal sindaco e dalla Giunta di fare di Torino una città Smart City .

Giardini Reali rappresentano  per la loro storia e per la loro caratteristica un luogo da valorizzare e preservare; la costruzione del parcheggio è in violazione del “Regolamento di tutela del Verde Pubblico”; sono già presenti parcheggi in via Denina, Fontanesi , Auditorio, in p.zza Vittorio e in p.zza Castello, piazzale Aldo Fusi ed è in costruzione il parcheggio nel piazzale Aldo Moro e infine  si ritiene che la Città abbia tante emergenze (famiglie sfrattate, scuole fatiscenti, servizi alla persona sempre più carenti, aree verdi trascurate, strade dissestate ecc..) in cui deve investire le proprie risorse economiche.


Ecco il testo della Petizione al Consiglio Comunale firmata da 600 persone in 5 giorni
 
Le cittadine e i cittadini firmatari di questa petizione venuti a sapere della proposta di deliberazione fatta dal sindaco Fassino e dagli assessori Passoni, Lavolta, Lubati e Braccialarghe , esprimono il loro totale disaccordo verso la delibera proposta dalla Giunta al Consiglio Comunale per l'approvazione (14 maggio 2014 n.mecc. 2014 02149/131)  che si inserisce nel disegno complessivo dell’utilizzo della  Cavallerizza e Giardini Reali.

Siamo fermamente contrari all’aumento del traffico veicolare con tutte le sue conseguenze in un’area che è una piccola oasi nel cuore della città, soprattutto per i bambini e le loro famiglie.

Siamo fermamente contrari al progetto di parcheggio interrato misto pubblico e pertinenziale sotto la parte bassa dei Giardini Reali con ingressi e uscite dal controviale di corso San Maurizio

Siamo fermamente contrari al cambiamento di destinazione d’uso delle  palazzine: Centro di Documentazione del Pensiero Femminile, la Ludoteca e la Casa della Salute.

S
i chiede  quindi  di stralciare qualsiasi proposta di parcheggio interrato sotto i Giardini Reali e di cambiamento di destinazione delle palazzine  dalla delibera citata.

il 29 ottobre 2014 alle ore 9,30 si terrà l'incontro con Passoni e Lubatti presso il Comune, invitiamo tutti coloro che hanno firmato la petizione o che condividono il nostro pensiero di venire a sostenerci

Se vuoi seguirci clicca qui

Comitato Area Ex Westinghouse Nebiolo


“Il Comitato Area Ex Westinghouse Nebiolo" nasce nell’autunno del 2013. 
Siamo un gruppo di abitanti di Torino che hanno scelto liberamente, muovendosi senza alcun cappello politico, di interessarsi a quanto sta avvenendo nell’area Ex Westinghouse. 


Abbiamo deciso, tramite una raccolta firme, di saggiare i pareri delle persone che abitano a ridosso di tale area e con nostro grande stupore ( e rammarico ) abbiamo constatato che tra le oltre 400 persone che hanno firmato la raccolta firme pochi erano al corrente del progetto che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti. Abbiamo quindi avuto modo di capire il livello di disinformazione che c’è tra noi cittadini: moltissimi, infatti, erano convinti che sull’area sarebbe sorta la biblioteca progettata dal noto architetto Bellini.

Il Comitato nasce per informare e quindi rendere parte attiva la cittadinanza sul fronte della riqualificazione dell’area, riqualificazione che trova assolutamente favorevole il Comitato, ma non nelle modalità previste dal Comune. La nostra idea è che l’area rimanga il polo culturale previsto in origine e pubblicizzato per anni mantenendo l’area verde esistente. Siamo assolutamente contrari alla trasformazione dell’area come nuovo polo commerciale.

 





  
Le nostre finalità, quindi, sono quelle di raccogliere le opinioni e le impressioni delle persone che non condividono il progetto dell’amministrazione e che si fanno carico di presentare, quando necessario, proposte e osservazioni con l’obiettivo di mantenere la centralità dei cittadini sui processi di trasformazione. In quest’ottica, il Comitato chiede che in un intervento così importante venga dato un ruolo centrale ai cittadini e alle loro istanze.”

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lunedì 27 ottobre 2014


24 ottobre 2014                  
n.1 Comunicato Stampa

Nasce un Coordinamento per la tutela del Verde a Torino

La Conferenza Stampa di presentazione si terrà il 28 ottobre 2014, alle ore 12, nei Giardini Reali Bassi presso il Centro Studi sul Pensiero Femminile, corso San Maurizio 6, all’angolo con via  Rossini

Si è costituito a Torino un Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni Ambientaliste per la tutela e la progettazione del Verde. Promosso da alcune associazioni come Pro Natura Torino, Italia Nostra Sez. di Torino, Circolo Ecopolis di Legambiente e Salviamo il Paesaggio - Torino, unitamente a diversi Comitati spontanei di cittadini attivi sul territorio.
E’ viva la preoccupazione in diversi quartieri per la sorte di numerose aree verdi e viali alberati che sono a rischio sia per la realizzazione di parcheggi pertinenziali (come corso Marconi, Giardini Reali Bassi, piazza Nizza), sia per interventi edificatori (come la “torre” della nuova sede di Intesa San Paolo che ha portato all’abbattimento di alberi in via Cavalli) o infrastrutturali, sia per alcuni progetti di trasformazione urbanistica che rischiano di compromettere il verde in piena terra sostituendolo magari con verde su soletta (ad es. il Giardino Artiglieri da Montagna e il parco di Italia ’61 attorno al Palazzo del Lavoro), e peggiorare la qualità dell’ambiente urbano. Infine è palese il deterioramento di viali e piazzali alberati compromessi da pesanti interventi di sistemazioni di suolo pubblico e da aree mercatali (ad es. piazza Benefica).
Inoltre la grave riduzione di risorse assegnate al Settore Verde Pubblico fa sì che la manutenzione ordinaria sia spesso carente, in particolare nelle aree verdi minori, e che gli alberi abbattuti perché ammalorati, nei parchi e lungo i grandi viali cittadini, non siano più sostituiti.
Infine altri rischi derivano dall’alienazione di aree verdi e a servizi di proprietà comunale, che vengono cedute ai privati per nuovi interventi edificatori.
Il Coordinamento intende porsi come interlocutore dell’Amministrazione Comunale, e sollecitare il coinvolgimento attivo dei cittadini nelle scelte che toccano la conservazione e la progettazione del Verde Urbano, sia facendo applicare le norme vigenti sia promuovendo nuove forme di partecipazione (come ad es. il Forum del Verde nato lo scorso anno a Cuneo, aperto ai cittadini), in particolare nelle nuove zone di trasformazione urbanistica.
Il Coordinamento si presenta quindi con una conferenza stampa ai Giardini Reali (anch’essi minacciati) e illustrerà il documento di intenti programmatici, il blog e il sito specifico.

Per contatti e informazioni:
Segreteria provvisoria presso Pro Natura Torino, via Pastrengo 13, 10128 Torino

Cell. 320 190 5716 -  http://tuteladelverde.blogspot.com/

lunedì 13 ottobre 2014

La decrescita infelice del verde in Cit Turin

L’inizio dei lavori per il Palagiustizia a Torino coincide con l’inizio, da parte dell’Amministrazione comunale di Torino, delle “guerre indiane” contro il verde e gli alberi del quartiere  Cit Turin, proseguite per varie legislature in modo neanche troppo bi-partisan, nel senso che le cosiddette “Giunte di sinistra” furono particolarmente  accanite nel ridurre sempre di più i territori delle “riserve verdi”.

Prima o poi cercheremo di fare un conto abbastanza preciso della mattanza: a spanne sembrano che siano spariti oltre il 50% degli alberi esistenti alla fine degli anni ’80.

Tra i documenti presentati dal comitato spontaneo “ Cit Turin per Torino sostenibile “ a sostegno delle rimostranze dei residenti per il degrado anche della piazza Benefica c’è una breve sintesi di questi massacri ( non si è trattato di semplici decimazioni …) dal titolo “Il verde in via di estinzione in Cit Turin” e nelle immediate vicinanze.

Dapprima fu sventrato il giardino sorto al posto dell’ex sede del Mattatoio, poi fu eliminata una delle due alberate di corso Inghilterra ( che dovrebbe ormai essere degradato a semplice via ) e anche l’altra subì una decimazione evidente; quindi toccò al giardino degli Artiglieri da Montagna, che perse oltre metà della sua piena terra e dei suoi alberi per la costruzione dell’orrendo Centro Sportivo LDE ( è rimasto un tappeto verde sui campi da gioco, ma si tratta di materiale sintetico!); ora è minacciata la restante parte di verde in piena terra e di parecchi alberi rimasti nel giardino residuale. Anche l’area verde del giardino Grosa, oggetto da parte del combinato disposto Amministrazione comunale – Banca Intesa Sanpaolo, è stata ridotta da ampi vialetti di cemento che hanno sostituito i viottoli lastricati in porfido.

Di recente sono stati segati gli alberi nella striscia sparti-carreggiata di via Cavalli verso corso Inghilterra, senza alcuna indicazione sul motivo: si potrebbe ipotizzare la volontà dell’Amministrazione di confermare la linea di “tutela decrescente del verde”  o forse una rappresaglia contro le richieste dei cittadini residenti.

L’unico aspetto positivo finora è il tentativo di rallentare il degrado dei filari di tigli in piazza Benefica, con interventi analoghi a quanto fatto in altre aree mercatali.

Siccome un’immagine vale più di mille parole e soprattutto perché l’evidenza è difficile da negare, di seguito ci sono alcune elaborazioni fotografiche, per lo più ottenute evidenziando in forma grafica le “aree di intervento distruttivo” su  immagini di qualche anno fa estratte da Google Maps.




Esempi iconografici


Fig. 1 - Aree di intervento dell’Amministrazione per “trasformare” le riserve verdi di Cit Turin. I campi in viola sono le aree verdi già sparite in questi anni; l’area in giallo (ex-Nebiolo e Westinghouse + giardino degli Artiglieri) ospiterà l’ultima riqualificazione auspicata dall’Amministrazione







 
 
Fig. 2 Corso Inghilterra, dove c’era l’aiuola lineare con oltre 100 platani lungo la ferrovia










 
 Fig. 3 Era troppo esteso il Giardino degli Artiglieri da Montagna
Le aree in giallo indicano le precedenti collocazioni di filari di alberi







Fi          


              Fig.4 questa foto mostra in maggior dettaglio come si presentava l’area degli attuali impianti sportivi “LDE” all’inizio dei lavori ( si vedono ancora alcuni alberi ) le strisce gialle indicano la posizione dei filari












Fig. 5   il tratto di via Cavalli  tra via Beaumont e corso Inghilterra com’è


Fig. 6 il tratto di via Cavalli  tra via Beaumont e corso Inghilterra com’era