mercoledì 21 gennaio 2015

Associazione “Rispettando San Salvario” aderisce al Coordinamento



L’associazione “Rispettando San Salvario” è nata nell’ottobre del 2010, per iniziativa di un gruppo di persone residenti nel quartiere. La motivazione iniziale è venuta sicuramente dall’esperienza traumatica di trovarsi assediati dal rumore nell’intimità delle nostre case e di scoprirsi privati della libertà personale: ad es. non poter più scegliere liberamente come trascorrere le ore serali, né a che ora andare a dormire, ma dover subire le scelte di altri, che valicano annullandolo il confine tra pubblico e privato (è diventato impossibile concentrarsi nella lettura, ascoltare musica scelta da noi, invitare qualche amico per una chiacchierata e una cena condivisa). Tuttavia, se questa era la motivazione cogente, non era però l’unica: avevamo ben chiaro che una simile privazione della libertà personale, che incide sulla qualità della vita e sul diritto alla salute poteva avvenire solo in un Paese in cui fossero andati smarriti i riferimenti essenziali, quelli che fondano la convivenza civile e democratica. Fin dall’inizio perciò abbiamo convenuto che il nostro impegno non poteva essere limitato al problema che ci toccava direttamente, ma doveva allargarsi ai molteplici aspetti che l’illegalità assume in Italia e alle cause di una situazione che in settori diversissimi presenta le stesse caratteristiche di aggiustamento o aperta violazione delle regole. Chiunque faccia l’esperienza anche breve di soggiornare all’estero, non può non notare la differenza di comportamento generale, il senso di libertà e di sicurezza che nasce dalla reciproca fiducia nel rispetto condiviso della legge e dei canoni di comportamento individuale e sociale .
Per questo nel nostro Statuto abbiamo inserito finalità che, andando oltre il problema della malamovida, ne abbracciavano altri, anche se non esplicitamente collegati: l’inquinamento ambientale, la gestione equilibrata del territorio, la democraticità del sistema politico, l’influenza dei potentati economici sulla politica, la corruzione, … Certo siamo ben consapevoli dei nostri limiti, spesso sproporzionati agli obiettivi che ci poniamo, ma anche delle possibilità che si aprono a chi onestamente, senza fini ambigui si assume la sua parte di responsabilità con l’intento  di collaborare a un modo di vivere più equo e rispettoso dei diritti e dei bisogni di ciascuno. Questa convinzione non solo ci ha spinti ad allargare gli orizzonti del nostro impegno, ma soprattutto a cercare di fare rete con persone singole e con associazioni che perseguono analoghe finalità in settori affini o diversi. Con alcune di queste associazioni abbiamo fondato nel 2012 il “Coordinamento Associazioni e Comitati Torinesi” e nel novembre di quest’anno il Coordinamento Nazionale “No malamovida e degrado”: nato dall’unione di 20 associazioni che rappresentano 13 città, in pochi giorni ha visto  moltiplicarsi le richieste di adesione da ogni regione italiana.