Pro natura
via Pastrengo 13
Le associazioni e i comitati di lotta si riuniranno per fare il punto della situazione dopo la conferenza stampa e l'incontro chiesto dal cordinatore della sesta commissione del comune di Torino, si raccoglieranno proposte di lavoro comune e si stilerà un canlendario delle iniziative dei vari soggetti coinvolti.
Il coodinamento è aperto a tutte le realtà di cittadine e di cittadini che cercano di contrastare la politica di cementificazione del territorio e che condividano la piattaforma elaborata dal gruppo fondatore
Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni
ambientaliste
per la tutela e la progettazione del verde
Premessa
Qualcuno ricorda il Coordinamento
delle associazioni ambientaliste per la tutela del verde?
Era stato istituito negli
anni '90 a fronte dello scempio del verde pubblico attuato dalla Città
soprattutto per parcheggi pertinenziali e grosse opera infrastrutturali come il
Passante Ferroviario e i sottopassi stradali, per arrivare poi ai disastri
olimpici di corso Spezia e piazza d'Armi; il Coordinamento cercò di intervenire
anche sul progetto della Linea 1 della Metro (in particolare piazza Carducci,
con scarso successo). E' di quegli anni (giugno 2006) l'adozione da parte della
Città del Regolamento del verde pubblico e privato proposto dalle
Associazioni ambientaliste con lo strumento della Delibera di iniziativa
popolare.
Dalla Premessa:
1.
il verde urbano si inserisce nel
contesto più ampio di ‘valori paessaggistici’ da tutelare, svolgendo funzioni
climatico-ecologiche, urbanistiche e sociali e rivestende un ruolo di
educazione ambientale e di miglioramento della qualità urbana
2.
oltre ad avere un importante valore
estetico-paesaggisticoi, il verde svolge anche funzioni essenziali per la
salute pubblica come element migliorativo del microclima
3.
il verde della nostra città, dai grandi
parchi alle aree Verdi minori, dalle sponde fluviali alla collina, dalle aree
pubbliche a quelle private, è stato sottoposto negli ultimi anni ad una intense
usura che sovente ne ha ridotto le stesse funzioni ecologiche e in alcuni casi
la sopravvivenza
4.
per questi motivi la proggettazione
delle aree Verdi, la loro gestione e gli interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria, ma soprattutto tutti gli altri interventi che fanno capo a Settori
diversi della Amministrazione, ad Enti esterni e ai privati, che incidono in
qualche misura su aree Verdi o alberate, devono essere attuati nel rispetto del
patrimonio, natural esistente in città e in conformità alle condizioni
ambientali in cui questa si sviluppa.
Dall’Articolo 1
5.
le finalità del Regolamento
-
tutelare e promuovere il verde come
element qualificante del contesto urbano, come fattore di milgioramento
della qualità della vita degli abitanti e attrattore di nuove iniziative
economiche e turistiche nel territorio, sviluppate con criteri eco compatibili;
-
incentivare la partecipazione della
cittadinanza sulle questionio relative alla gestione e allo sviluppo del verde
urbano
Tra gli obiettivi generali
del Regolamento
c’era quello di garantire
salvaguardia, fruibilità, progettualità, competenza e manutenzione del verde
urbano. Era prevista la costituzione della Commissione Aree Verdi, che
avrebbe dovuto esprimere parere vincolante sui progetti di nuove aree verdi
pubbliche e di rifacimento di quelle esistenti, e della Commissione Alberi
di Pregio che avrebbe dovuto stilare un elenco degli alberi da tutelare.
È introdotto infine il
principio della compensazione ambientale, secondo il quale le eventuali
compromissioni del patrimonio verde avrebbero dovuto essere compensate
all’interno dello stesso progetto o su aree immediatamente limitrofe
all’intervento.
Dopo le olimpiadi è stato
chiaro che i rapporti di forza e l'atteggiamento della Città non offrivano nè
possibilità di interlocuzione nè di incisività. Il Coordinamento cessò di
operare e le Associazioni ambientaliste hanno offerto e offrono la propria
esperienza ai singoli Comitati.
Per ora è sospeso il taglio
delle piante attorno al Palazzo del Lavoro, ma la distruzione del verde
prosegue: il pertinenziale di corso Marconi; quello in arrivo di piazza
Nizza; la centrale idroelettrica alla Diga Michelotti, che intaccherà
l'alberata storica del parco Michelotti; la vendita dell'area
Nebiolo-Westinghouse, che sconvolgerò il Giardino Artiglieri da Montagna; il
tagli brutali dell'alberata di via Cavalli per facilitare le operazioni di
cantiere del grattacielo; gli alberi abbattuti di piazza
Benefica; il mancato completamento del parco Dora in Spina 3; la minaccia che
incombe sui Giardini Reali col parcheggio fatto su misura per la Cavallerizza;
la costruzione della Centrale Idroelettrica nel Parco della Pellerina; l'area
Combi-Sporting, di proprietà comunale, dietro lo stadio Comunale (ora
"Stadio Olimpico") tra via Filadelfia e via San Marino, oggetto della
Variante 295, ancora in gestazione: al posto del verde edilizia residenziale e
commerciale; la mancata risistemazione della parte ovest del Parco
Sempione devastata dal cantiere del Passante ferroviario e mai più ripristinata
(sicuri di dimenticare qualcosa).
La piattaforma comune: le
ragioni
L’albero in città
rappresenta un simbolo di sostenibilità ambientale.
In questi anni l’ecologia da
pensiero organizzato sulla necessità di un riequilibrio delle relazioni tra
l’essere umano ed il resto del vivente nonchè della salvaguardia dei cicli
vitali dell’acqua e del carbonio è diventato materia di interventi settoriali
(acqua, rifiuti, verde, trasformazioni urbane, ecc.). Il rischio di questa
scelta di frammentazione è la maggiore fragilità dei cittadini e delle loro
libere e spontanee associazioni rispetto all’interlocutore istituzionale e
conseguentemente rispetto al raggiungimento degli obiettivi di conservazione
delle aree verdi nel tessuto urbano.
Dal punto di vista operativo
il Coordinamento si configura come una aggregazione di
associazioni e comitati che condividono le finalità della piattaforma:
esso intende promuovere, ogni volta che è opportuno, una sorta di patto di
"mutuo soccorso", per coordinare petizioni, eventuali ricorsi,
richieste di audizioni e altro.
Tutti i
comitati spontanei e le associazioni che aderiscono all’iniziativa comune,
ispirandosi alla presente piattaforma , convengono nel
merito che
1.
la città ha bisogno del verde come elemento
essenziale per garantire la vita e per il suo contributo alla mitigazione del
micro clima urbano rispetto alle bolle di calore
2.
lo sviluppo del verde in città deve
avvenire in tutta la sua pienezza e affichè esso si sviluppi in tutta la sua
potenzialità è necessario garantirgli uno spazio e le condizioni che esso
richiede. Deve essere cioè un verde in piena terra.
3.
il sistema di alberate in città è
un sistema classico e che tale deve essere valutato, pianificato e gestito
nonchè protetto dalle continue esigenze di lavori pubblici e privati
4.
l’albero ha una insostituibile funzione
vitale e insieme una funzione sociale: contribuisce alla storia e alla cultura
di un luogo e alla qualità della vita dei suoi abitanti. Per questo esso deve
avere una presenza correlata alle attività antropiche che ne assorbono
l’ossigeno e deve essere fruibile in condizioni di prossimità,
dunque distribuito su grandi aree e su piccole, raggiungibili anche dai
bambini/e in condizioni di sicurezza.
La piattaforma comune: le
principali line di azione
1.
sostenere tutti insieme le battaglie di
ciascuno (petizioni, incontri in Circoscrizione, raccolte firme,ecc)
2.
chiedere che la Commissione aree verdi
-prevista dal Regolamente del verde e mai attuata- sia messa in condizione di
funzionare, ovvero di convalidare i progetti che toccano il Verde pubblico e
che per i progetti a maggiore impatto vengano coinvolte le associazioni
ambientaliste ed i comitati, diventando così strumento di partecipazione dei cittadini
alla progettazione delle aree verdi
3.
prendere ispirazione dal Forum del
Verde di Cuneo e dalla Casa del Verde di Milano
4.
riprendere la richiesta alla Città di
realizzare un Piano del verde
5.
chiedere che ogni anno venga fornito un
bilancio degli alberi abbattutti e di quelli di nuovo impianto
6.
chiedere che ad ogni abbattimento di
piante ammalorate o pericolati corrisponda un reimpianto di eguale portata di
ossigeno e ombra.
7.
mappare i danni al patrimonio verde
prodotti dalle trasformazioni urbane dagli anni ‘90
8.
condividere in maniera articolata
l’analisi della strategia della città e le connessioni tra il verde, le
trasformazioni urbane e l’indebitamento della Città, compresa la truffa delle
capacità edificatorie attribuite ad aree verdi
9.
progettare e ristrutturare tutti gli
elementi che modellano attualmente lo spazio urbano nell’ottica di richieste e
potenzialità del sistema delle alberate e dei boschetti urbani
10. attivare una campagna culturale presso il
pubblico in generale, i diversi gruppi professionali, i settori
industriali e di servizi le scuole e l’università che individui nell’albero un
modo di vivere nella città e un simbolo di sostenibilità ambientale
11. sviluppare e promuovere in forma integrata e
continuativa informazioni, inventari, tecniche di gestione, pratiche,
procedimenti che permettano l’impianto di alberi in città in condizioni di
qualità e dignità
12. chiedere che la Città doti il Settore Verde pubblico
di risorse economiche adeguate per la manutenzione ordinaria. Che una quota
della TASI vada effettivamente come previsto alla manutenzione del verde e
diventi un impegno regolare di Bilancio
13. difendere il verde privato di valenza storica e
ambientale
14. Rigettare interventi su aree libere che incrementino
l'impermeabilizzazione dei suoli e ne blocchino la capacità di
autorigenerazione, così come lo scambio di un verde su soletta per parcheggi
interrati con un verde in piena terra
Associazione Legambiente
Ecopolis Torino
Comitato per la difesa del
Parco della Pellerina
Comitato Borgo Po
Comitato Cit Turin
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