Torino, 30 settembre 2019
Comunicato stampa
Il
Salone dell’auto se n’è andato da Torino
senza
che la Città abbia mai discusso le
alternative da noi proposte!
Consegnate
le firme per la petizione per spostare la manifestazione a Mirafiori
Nel maggio 2018 alcuni cittadini che fanno riferimento al
Coordinamento del verde hanno avviato una petizione al Consiglio comunale (che
riportiamo di seguito) nella quale si chiede che il Valentino smetta di essere
un quartiere fieristico
Ciò in quanto il decreto ministeriale del 14 aprile 1948 il Parco venne
dichiarato di interesse pubblico per i suoi rilevanti valori storici e
artistici
Nel 1997 il Castello viene inserito nella lista del
Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO (Core zone dec n 823) e nel 2010 il
riconoscimento viene esteso all’intero parco come Buffer zone (dec n 823 bis).
Nel 2000 il Regolamento 275 sul Parco del Valentino “Parco
del Valentino - Regolamento per le modalità di svolgimento di manifestazioni
che comportano occupazione di suolo pubblico” (deliberazione del Consiglio Comunale 20 novembre 2000 - mecc. 2000
04259/46), frutto anche della sollecitazione di molti cittadini e della
Circoscrizione 8,
- definisce nel suo
complesso il parco come “area di elevata qualità ambientale”, richiamando il
Regolamento dell’Ente di Gestione del Sistema delle Aree Protette della Fascia
Fluviale del Po.
- regolamenta gli ingressi dei veicoli a motore ad uso
esclusivo dei servizi per residenti ed operatori delle attività ed i servizi e
mezzi di soccorso.
- enuncia che le
sole manifestazioni ammesse sono “le iniziative culturali, sportive (comunque
escluse tutte quelle a carattere motoristico), ricreative e didattiche, nonché
per quelle rivolte alla promozione dell’immagine della Città”. Inoltre nel
comma 2 dell’art. IX è evidenziato che “In ogni caso le manifestazioni
autorizzate non dovranno: a) snaturare la destinazione dei viali del parco, che
dovranno essere comunque al servizio della fruizione pedonale; b) ostacolare
gli accessi e la fruizione con strutture fisse e barriere architettoniche; c)
essere in palese contrasto con i caratteri storico- ambientali del Parco
stravolgendoli e alterandoli con allestimenti di strutture, supporti
pubblicitari, piste e parcheggi; d) dovranno svolgersi nel rispetto delle norme
in materia di inquinamento acustico”.
La mozione contestuale (n 46 2000 09940/02) era ulteriormente
stringente e non venne mai attuata.
E
nonostante che nel 2008 la Legge Regionale n. 31 del 28 novembre 2008 “Promozione e sviluppo del sistema fieristico del Piemonte”
all’art. 7 attribuisca ai Comuni il riconoscimento della qualifica “quartiere fieristico”
internazionale, nazionale e regionale e
la verifica di conformità ai requisiti dei quartieri fieristici e delle sedi
espositive temporaneamente adibite allo svolgimento di manifestazioni fieristiche, perché i parchi, e in particolare quello del Valentino,
non corrispondono ai requisiti della legge regionale 31/2008.
Per ragioni mai dichiarate a luglio 2019 dai
giornali abbiamo appreso la notizia che il Salone dell’auto dopo 5 anni
traslava da Torino a Milano, probabilmente Monza, luogo storico e attrezzato
per eventi simili, dunque non diverso concettualmente da quello proposto dai
petenti.
Analogamente, infatti, il 22 settembre si è svolto il sesto raduno Internazionale 'Città di
Torino' organizzato dal Fiat 500 Club Italia: una parte della kermesse
prevede una parata sulla storica pista
di collaudo di Mirafiori e poi un
giro per la città e la conclusione al Mirafiori Motor Village.
Per questo abbiamo ritenuto di presentare la
petizione, perché intorno alla vicenda della ‘perdita del Salone’ una parte
della Città si è vestita a lutto, come
se ci fosse una ‘colpa’ nell’aver contestato l’abuso di un parco storico quale
scenografia di una operazione commerciale e non una scelta degli imprenditori.
A metà settembre nel corso del Salone di Francoforte (che conferma il
calo di interesse internazionale in atto per i motor show sia per le case
automobilistiche che per i visitatori) migliaia
di persone a piedi e in bicicletta hanno invaso le strade e le autostrade per
contestare questa iniziativa, figlia di un modello di mobilità (basata
sulla proprietà individuale e alimentata da combustibili fossili) senza futuro
e corresponsabile del cambiamento climatico.
Per cambiare il clima occorre cambiare il modo di abitare la
Terra!
p. il Coordinamento
Franca Elise
Roberto Accornero
Il testo
della petizione
I sottoscritti cittadini
hanno constatato che il Salone
dell'Auto organizzato all'interno del Parco del Valentino, giunto ormai alla
sua IV edizione, crea non pochi disagi nelle aree circostanti, che non hanno
adeguata dotazione di parcheggi, e occupa il principale parco storico cittadino
con le sue fasi di allestimento, svolgimento e smontaggio per oltre 40 giorni,
intralciando anche un corretto utilizzo del parco che dovrebbe essere
essenzialmente pedonale, snaturando l'ambiente anche nei suoi aspetti storici,
paesaggistici e naturalistici, e prendono atto che è volontà
dell'Amministrazione Comunale mantenere in città tale manifestazione.
Ritengono che il nesso che
si viene consolidando tra tale manifestazione e il parco del Valentino sia del
tutto improprio e reputano necessaria ed
opportuna l'individuazione di una sede alternativa per lo svolgimento della
manifestazione, coerente con le finalità degli organizzatori.
Chiedono pertanto alla Sindaca,
alla Giunta e al Consiglio Comunale, di spostare tale manifestazione nell'area
della FIAT Mirafiori, e più specificamente propongono di mettere a disposizione
degli organizzatori il vasto asse di corso Tazzoli, tra piazza Cattaneo e corso
G. Agnelli, una sorta di lungo e gradevole "parco lineare" ormai
svuotato di una vera funzione viabile, salvo un utilizzo veicolare limitato che
potrebbe essere facilmente spostato sugli assi alternativi di corso Cosenza e
via Settembrini, lasciando libero il controviale Nord (verso le case Fiat).
Corso Tazzoli può essere facilmente adibito a sede espositiva nelle porzioni
asfaltate senza compromettere aree verdi
e alberature storiche.
Contestualmente gli
organizzatori potrebbero utilizzare la storica Pista di Prova,
internazionalmente conosciuta come lo era quella del Lingotto (costituisce un
circuito di oltre 2 km) per i "test drive", e potrebbero utilizzare
come area espositiva e di rimessaggio anche le aree interne al complesso industriale
semi-dismesso collocate tra le Carrozzerie e il Motor Village (lungo capannone
con stalli e parcheggi antistanti, da tempo non più utilizzato). Sono facilmente realizzabili
anche sinergie con l'esistente Motor Village di piazza Cattaneo.
Tale localizzazione consentirebbe
di mantenere viva la memoria storica della "più grande fabbrica
d'Italia" riutilizzando aree dismesse (anche in capo a TNE), potrebbe
usufruire dei vasti parcheggi pubblici di piazzale Caio Mario realizzati per
l'interscambio con la linea 4 e può vantare un'ottima accessibilità anche per
la sua prossimità al sistema della Tangenziale.
Chiedono
pertanto di valutare positivamente la concreta fattibilità di tale ipotesi, che
non comporta investimenti significativi, e potrebbe consentire lo svolgimento
del Salone dell'Auto su aree immediatamente disponibili, con significative
ricadute positive anche sulle attività e gli esercizi dei quartieri
circostanti, decentrando così in altre parti della città iniziative che possono
riqualificare e promuovere territori rimasti socialmente marginali